Impianti di riscaldamento a pavimento: come funzionano e perché preferirli

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Articolo realizzato in collaborazione con Style Casa.

Riscaldamento a pavimento: di che cosa si tratta

Per chi non è avvezzo agli interventi di ristrutturazione della casa, un sistema di riscaldamento a pavimento è un particolare impianto che permette di riscaldare l’ambiente domestico con un irradiamento uniforme della sua superficie. La sua installazione è da sempre considerata come uno tra gli interventi volti al conseguimento di un buon risparmio energetico in casa.

 

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In questo modo avrete in casa una temperatura ideale, anche nelle zone considerate più fredde in quanto poco riscaldate dal normale irradiamento solare.

 

Il suo inserimento non è da considerarsi particolarmente complesso, ma lo si consiglia soprattutto quando si decide di sostituire la vecchia pavimentazione, soprattutto per esigenze di rinnovo dell’ambiente domestico. In questo caso vengono inseriti degli “elementi radianti”, ossia delle tubazioni composte da materiale altamente resistente alle sollecitazioni e alle temperature elevate (a seconda della composizione della casa e delle nostre esigenze possono essere installate sotto il pavimento, ma anche sotto muri e soffitti).

 

L’aspetto che colpisce immediatamente è l’invisibilità dell’impianto di riscaldamento a pavimento, che permette di lasciare totale libertà di modifica dell’estetica della casa, consentendo di sfruttare lo spazio nel modo che si ritiene più opportuno.

 

Sostituire il vecchio impianto di riscaldamento con uno a pavimento conviene davvero?

 

Nelle case italiane gli impianti di riscaldamento sono quasi totalmente composti da termosifoni. Si tratta di modelli molto semplici, che vengono installati in zone selezionate dell’abitazione, solitamente i punti più freddi.

 

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Il riscaldamento in questo caso risulta garantito dalla normale areazione, grazie ad un semplice moto convettivo; l’aria a ridosso del termosifone si riscalda velocemente e diventa più leggera, tendendo così a salire verso l’alto e andando a scaldare l’area selezionata; attenzione, però, non si tratta di un riscaldamento uniforme in quanto si ottengono risultati migliori soltanto a ridosso dei termosifoni, e si deve stare anche attenti a cambiare l’aria periodicamente, per non aumentare il livello di umidità interno e favorire il processo di formazione delle muffe.

 

Nel caso in cui si opti per un sistema di riscaldamento a pavimento questo tipo di problematica non si pone! Innanzitutto i movimenti d’aria non vengono sollecitati, grazie all’impianto di tubazione che viene nascosto sotto la superficie calpestabile, irradiando il calore in maniera uniforme e permettendo di scaldare il corpo direttamente, senza un preventivo riscaldamento dell’aria (una soluzione che sentiamo di consigliare, quindi, soprattutto per chi soffre di allergia, considerando che non si hanno ne moti convettivi, né formazione di polvere!).

 

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Oltre a questi aspetti dobbiamo anche considerare il risparmio in bolletta! Se i termosifoni necessitano di tempo per riscaldare l’ambiente domestico, nel caso di un impianto di riscaldamento a pavimento si avrà una casa riscaldata uniformemente e in tempi brevi; minor tempo, ma anche minor necessità di ottenere una temperatura interna elevata. A differenza dei termosifoni,dove si deve raggiungere una temperatura alta per garantire un riscaldamento nemmeno uniforme, il riscaldamento a pavimento riscalda direttamente il nostro corpo, facendoci avvertire una maggior sensazione di calore, che non implica necessariamente una temperatura più elevata all’interno della casa, anzi.

 

Riscaldamento a pavimento: le agevolazioni che fanno propendere per questa soluzione

 

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Un sistema di riscaldamento a pavimento può essere visto come un investimento importante (si deve considerare anche tutta la fase di rimozione della vecchia pavimentazione e la posa del nuovo pavimento, una volta installata la tubazione), ma presentando l’adeguata documentazione nei tempi giusti, si può usufruire di un’importante agevolazione fiscale pari alla detrazione fiscale IRPEF del 50% fino a un tetto massimo di 96.000 euro di spesa per lavori di ristrutturazione considerati come “interventi di manutenzione straordinaria” (che può arrivare al 65% nel caso di ristrutturazioni che contribuiscono a una riqualificazione energetica dell’edificio; in questo caso la combinazione di questo impianto con l’installazione di una caldaia a condensazione permetterebbe di garantire il risparmio energetico ottimale).

 

Queste agevolazioni fiscali sono state prorogate nell’ultima Legge di Bilancio, quindi, come spiegato su informazionefiscale.it se le condizioni sussistono, avrete modo di usufruirne senza alcun problema.

 

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